Enciclopedia emotiva: Cosa sono le emozioni? A cosa servono?

  • Dott.ssa Enrica Maria Des Dorides
Enciclopedia emotiva

L’emozione è un processo interiore derivato da un evento rilevante per la persona. È una reazione determinata da uno stimolo interno o esterno che ha una componente affettiva intensa e di breve durata. Provoca modificazioni a livello psichico, ma anche somatico e vegetativo. Il sentimento invece è una condizione affettiva più stabile e duratura delle emozioni. Implica una valutazione e un discernimento. È la capacità di avvertire impressioni interne ed esterne. È la disposizione d’animo verso gli altri.

Attraverso ricerche scientifiche sulle espressioni facciali, lo psicologo statunitense Paul Ekman ha identificato sei emozioni di base che sono innate e universali. Nei visi dei neonati di tutto il mondo è possibile riconoscere la gioia, la tristezza, la rabbia, la paura, la sorpresa e il disgusto. Queste emozioni possono essere provate singolarmente oppure combinarsi le une con le altre dando luogo a stati emotivi più complessi che risentono anche di fattori culturali o sociali.

Potete considerare le emozioni come un valido aiuto nella risoluzione dei problemi. Se familiarizzate con i vostri stati emotivi non avrete più paura che queste spinte energetiche vanifichino i vostri sforzi, anzi le utilizzerete come guida del vostro cammino.

La funzione di una reazione emotiva è quella di indicarci se siamo nella giusta direzione. Se non esistessero le emozioni non saremmo in grado di scegliere, di affrontare i pericoli e le emergenze, di comunicare i nostri stati interni, di regolare le relazioni e di capire che cosa ci piace. Non ci sono emozioni  positive o negative. Tutte sono utili e ci guidano nella vita. Conosciamole da vicino:

Le emozioni da vicino: definizioni utili ( tratto dal libro Ed è subito calma)

Iniziamo l’esplorazione del mondo emotivo conoscendo il significato e la funzione delle principali emozioni.

  • Angoscia. Sensazione di estremo malessere accompagnata da manifestazioni somatiche di tipo neurovegetativo e viscerale.
  • Ansia. Emozione associata a un atteggiamento di atte- sa di un evento indefinito e non immediato considera- to spiacevole. Comporta uno stato d’animo di tensione. Il senso di minaccia si attiva, anche se non c’è un pericolo imminente, con l’anticipazione di un ipotetico danno o di una perdita riguardante la propria sfera personale.
  • Disgusto. È un’emozione molto corporea. Consiste in una risposta repulsiva che porta a espellere l’oggetto che causa l’attivazione emotiva o ad allontanarsi da esso. Lo si può provare anche verso se stessi. Comporta una valutazione di pericolosità e di timore in termini di danno concreto per la salute o di danno sociale, conseguente a una possibile emarginazione. Serve per difenderci dalla contaminazione.
  • Disprezzo. È un’emozione complessa che risente dell’influenza di regole sociali e culturali. È una reazione di frustrazione a uno stato di costrizione di natura fisica o psicologica. È sempre diretta verso un altro individuo. Si attiva quando si attribuisce all’altro l’intenzione volontaria di arrecare dolore o danno. Serve per metterci in guardia da situazioni pericolose, individuare tempestivamente un nemico e fronteggiare l’avversario.
  • Gelosia. È legata all’ansia anticipatoria di allontana- mento affettivo, di una perdita, di un abbandono da parte del proprio partner. Si teme di perdere ciò che è difficile sostituire. Porta ad attivare atteggiamenti di controllo. Può essere funzionale alla coppia per impedire che terzi la destabilizzino. La capacità di conservare la relazione fa mantenere la propria autostima.
  • Gioia. È un senso di contentezza, allegria riguardo a una persona o una cosa che ci dà soddisfazione. È uno stato di vivo compiacimento. Dona un senso di appagamento. Questa emozione ci segnala che il nostro scopo è stato raggiunto.
  • Invidia. È un’emozione diretta a una qualità o una cosa che la persona possiede. Scatta quando si prova un senso di mancanza, di inefficacia, di rivalità, di inferiorità. Comporta un sentimento di malevolenza. È un misto di tristezza e rabbia. Ha la funzione di sviluppare e sostenere la giustizia sociale.
  • Noia. È un’emozione che si sperimenta quando ci si allontana dalla crescita della conoscenza. È il fastidio che si prova quando si svolgono azioni monotone e ripetitive. Si attiva quando la situazione invalida scopi e aspettative o c’è una povertà di scopi. Comporta un calo della vigilanza, della partecipazione e dell’attenzione. Serve come campanello d’allarme per evidenziare che la realtà che si sta costruendo è carente di novità e creatività.
  • Paura. È un’emozione utile alla sopravvivenza: segna- la un pericolo e invita a mettersi in salvo. Comporta la coscienza del danno. È legata a un oggetto o a una situazione noti. Si attiva per minacce imminenti e percepite.
  • Pena. È un sentimento di compassione che si sviluppa quando siamo in contatto con la sofferenza di un’al- tra persona e ci immedesimiamo in quel dolore. Serve per attivare il comportamento altruistico reciproco, un sentimento di benevolenza, l’intenzione di essere di giovamento per ridurre o rimuovere le cause involontarie di danno o di dolore.
  • Rabbia. Emozione che segnala la violazione di un va- lore personale, la compromissione di un diritto, la trasgressione di regole, la presenza di un ostacolo che ci impedisce di raggiungere uno scopo.
  • Spinge ad asserire la propria autonomia di fronte a un’ingiustizia, una prevaricazione, un danno intenzionale. Mobilita energie per correggere i comportamenti sbagliati.
  • Senso di colpa. È un’emozione morale che si genera dalla consapevolezza che gli altri possono giudicare le nostre azioni in modo biasimevole. Si attiva quando ci si sente responsabili di aver causato un danno a qualcuno, aver deluso le aspettative, aver violato una norma o un precetto, aver trasgredito, aver avuto pensieri “cattivi” oppure aver omesso di fare qualcosa. Serve per prendere coscienza della sofferenza dell’altro per poter riparare o espiare. Motiva l’individuo ad agire con reciprocità ed equità.
  • Sorpresa. È uno stato emotivo conseguente a un evento inaspettato o contrario in confronto all’aspettativa della persona. Può accompagnare qualunque altra emozione, per esempio la paura o la gioia.

Gioco: a caccia di emozioni

Avete mai provato a scrivere su un foglio tutte le emozioni che conoscete?

Vi consiglio di divertirvi in questo gioco. Vi consentirà di arricchire il vostro vocabolario emotivo. La lingua italiana ha a disposizione un’infinità di parole per descrivere gli stati emotivi. Scrivete anche i sinonimi.

Potete proporlo come gioco di società per intrattenere gli amici o per vivacizzare una serata in famiglia. Vince chi ne trova di più.

Una volta completato l’elenco potete confrontarlo con la lista che trovate qui sotto, contenente le emozioni principali e la relativa definizione.

Dott.ssa Enrica Maria Des Dorides
Psicologo Psicoterapeuta Bergamo - Monza


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Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità, Specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
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